Martedì 16 ottobre 2012 a Firenze si riunisce un’assemblea cittadina nel teatrino della Basilica di San Lorenzo per chiarire e riflettere sulle dinamiche della chiusura della storica libreria Edison.
Un’iniziativa promossa dal giornale online “Pensalibero” e presenti a esporre la propria valutazione sulla questione Edison c’erano Leonardo Bieber (presidente della Commissione cultura Comune di Firenze ), Pier Francesco Listri (giornalista e scrittore), Elisa Sassoli (Ricercatrice e autrice del libro Non solo shopping. Usi sociali dei luoghi del consumo), librai della Edison e Nicola Cariglia (direttore di Pensalibero).
La problematica dello sfratto del rinomato luogo d’incontro dei lettori e non-lettori fiorentini ormai si incentra sul vincolo per il quale il locale, in cui risiede la libreria, avrebbe l’obbligo di costituirsi per il 70% dell'attività con destinazione ai fini di interesse culturale e il restante 30% parte commerciale.
Emergono dall'incontro alcuni punti fermi: il fatto che la libreria non fosse in fallimento, anzi ben l’opposto, poiché funzionante e ben gestita sotto ogni aspetto, soprattutto quello economico; regolari i pagamenti dell'affittuario verso il proprietario dell'immobile; buone le condizioni di vendita che soddisfacevano del tutto l’impresa fiorentina.
La cittadinanza ha risposto a gran voce alla triste notizia dell'imminente chiusura e cessione dell'attività, non a caso, un impressionante numero di persone visita, compra e lascia dietro di sé scaffali vuoti e si impegna a firmare la petizione, che solleciterebbe l'amministrazione comunale a mantenere il vincolo sopracitato.
La Feltrinelli è comunque intenzionata e determinata nel suo scopo. Uno dei possibili acquirenti, la Apple Inc., nel caso in cui potesse mettere le mani sull'immobile, presenterebbe un'offerta notevolmente importante che farà gola a molte persone tra cui il sindaco Matteo Renzi che si è già dichiarato pienamente a favore della “nuova entrata” di Piazza della Repubblica.
Georgia Donati Clarke
foto di Giulio Aprin
video di Georgia Donati Clarke