different suburb's stories that fume from the street's asphalt

Un articolo interessante

Vi segnaliamo un articolo, scritto sulla testa online di The Gerusalem Post, molto interessante da analizzare. Ci siamo presi la cura di tradurlo e renderlo disponibile a chiunque.

La traduzione è a cura di Akram Mahmoud Omar


E' necessaria una conclusione decisiva
Di GILAD SHARON 11/18/2012 22:43

Non c'è via di mezzo in questa situazione – Che gli abitanti di Gaza e le loro infrastrutture la paghino cara, o ci reimpossessiamo dell'intera striscia.



Chiunque pensi che Hamas abbia in mente di chiedere il cessate il fuoco, che l'Operazione "Colonna di Difesa" stia volgendo al termine e che dal momento che attacchiamo i nostri obbiettivi nella striscia di Gaza, la tranquillità regnerà sovrana sulla parte Sud di Israele, deve rifare i calcoli.

Con l'eliminazione di un efferato terrorista e la distruzione della scorta di missili a lungo raggio di Hamas, l'operazione è partita verso un fausto inizio, ma si può dire lo stesso ora? Questa operazione non deve concludersi come l'operazione "Piombo Fuso": Noi li bombardiamo, loro ci lanciano contro missili, e poi ci chiedono un cessate il fuoco, seguito dalle "docce" di missili – vale a dire sporadici lanci di missili e incidenti isolati lungo il muro. Una vita sotto ad una simile pioggia di morte non è affatto vita, e non possiamo permetterci di rischiare un altra volta.

Un inizio prorompente non basta, bisogna anche saper concludere – e concludere una volta per tutte. Se non è chiaro se la palla ha oltrepassato o no la linea della rete, allora il goal non è valido. La palla deve scuotere la rete, in modo ben visibile a tutti. Qual'è il suono che una vittoria decisiva emette? Un urlo simile a quello di Tarzan che fa sapere a tutta la giungla, e senza toni incerti, chi ha vinto e chi è stato sconfitto.

Per ottenere ciò, è necessario raggiungere ciò che la squadra avversaria non può sopportare, con cui non può convivere, e che la nostra prima campagna di bombardamento non è.

IL DESIDERIO di non arrecare danno ai cittadini innocenti a Gaza alla fine porterà a far del male a chi realmente è innocente: i residenti del sud israele. I residenti di Gaza non sono innocenti, hanno eletto Hamas. I Gazani non sono ostaggi; hanno consapevolmente scelto tutto questo e ora devono pagarne le consequenze.

La Striscia di Gaza è di fatto uno stato autonomo – ha un governo e conduce delle relazioni estere, ci sono scuole, strutture mediche, vi sono forze armate e tutti gli altri simboli di uno Stato. Noi non abbiamo un conflitto territoriale con lo "Stato di Gaza", ed esso non è sotto l'assedio Israeliano – infatti condivide un confine con l'Egitto. Ma nonostante ciò apre il fuoco sui nostri cittadini senza restrizioni.

Perchè mai i nostri cittadini dovrebbero convivere con i missili lanciati da Gaza mentre noi combattiamo con le mani legate? Perchè mai i cittadini di Gaza sono immuni? Se i Siriani aprissero il fuoco sulle nostre città, non attaccheremmo forse Damasco? Se i Cubani colpissero Miami, Havana non ne soffrirebbe le conseguenze? Questo è ciò che viene chiamato "Deterrente" – Se mi spari, ti sparo. Non c'è giustificazione per la quale lo Stato di Gaza sarebbe in grado di fare fuoco sulle nostre città impunemente. Noi dobbiamo radere al suolo intere aree a Gaza. Anzi radere al suolo tutta Gaza. Gli Americani non si sono fermati con Hiroshima – I Giapponesi non si arrendevano abbastanza velocemente, e così hanno colpito anche Nagasaki.

Non ci dovrebbe essere elettricità a Gaza, niente benzina, o niente veicoli in movimento, proprio niente di niente. A quel punto sarebbero realmente costretti elemosinare un cessate il fuoco.
Se questo dovesse succedere, le immagini da Gaza potrebbero essere poco gradevoli – ma la vittoria sarebbe allora rapida e le vite dei nostri soldati ed i nostri cittadini sarebbero allora risparmiate.

Se il governo non è preparato ad intraprendere questa strada, fino in fondo, questo significherà la rioccupazione dell'interezza della Striscia di Gaza. Non qualche distretto come in "Piombo Fuso", ma tutta la striscia, come nell'Operazione "Scudo di Difesa", affinchè nessun missile possa più essere lanciato.

Non c'è via di mezzo in questa situazione – Che gli abitanti di Gaza e le loro infrastrutture la paghino cara, o ci reimpossessiamo dell'intera striscia. Altrimenti non ci sarà nessuna vittoria decisiva. In più siamo a corto di tempo – dobbiamo ottenere la vittoria velocemente. Il governo Netanyahu è tenuto allo stretto guinzaglio internazionale. Presto le pressioni cominceranno – e un millione di cittadini non può vivere a lungo sotto la bandiera di guerra. Tutto ciò deve finire rapidamente – con uno scoppio, non con un tremolante gemito.

Le opinioni espresse in questo op-ed non riflettono la linea editoriale di The Jerusalem Post



 
recporter. Design by Wpthemedesigner. Converted To Blogger Template By Anshul Tested by Blogger Templates.