Sabato 17 Dicembre le strade di Firenze sono state inondate dalla marcia nazionale antirazzista, lanciata dalla comunità senegalese per ricordare la morte di Mor Diop e Modou Samb, i due uomini senegalesi uccisi nella strage compiuta martedì 13 dicembre da Gianluca Casseri, portatore di ideologie xenofobe e vicino al centro sociale di estrema destra Casapound di Pistoia.
La partecipazione alla marcia è stata numerosa ed erano presenti gruppi di persone da tutta Italia. C’è chi parla di 10.000 persone e chi addirittura di 20.000. Quando la cima della marcia è arrivata al termine del percorso, in Piazza Santa Maria Novella, la parte finale della manifestazione era partita da poco da Piazza Dalmazia, luogo del concentramento; qui, attorno al grande cumulo di fiori e dediche, le persone si fermavano donando ognuno un momento di silenzio per le due vittime.
La marcia è stata aperta dai giovani senegalesi che hanno accolto al loro fianco chiunque gli passasse vicino.
Lungo il percorso ci sono stati momenti di silenzio, altri di canti, balli, preghiere e tanti abbracci. Forte però era anche il sentimento di dolore e rincrescimento.
Hanno sfilato anche Matteo Renzi, sindaco di Firenze, il segretario della Cgil di Firenze Mauro Fuso, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il segretario nazionale del Pd Luigi Bersani, la presidente nazionale del Pd Rosy Bindi e il portavoce della comunità senegalese Pape Diaw.
Terminata la marcia in Piazza Santa Maria Novella si è tenuto, poi, un comizio aperto alla partecipazione di tutti. Anche qui ogni intervento è stato espresso in forma personale, ognuno con il proprio punto di vista e il suo messaggio da esporre alla folla come spunto di riflessione. L'intendo principale dell'iniziativa è stato quello di ribadire come da anni ci sia una forte attenzione sui temi dell'antirazzismo e dell'integrazione, ma che ancora oggi, è possibile morire per il colore della propria pelle.
servizio fotografico di Mahmoudreza Forouhi