different suburb's stories that fume from the street's asphalt

Gaza: News da Rosa Schiano

Gaza, 4 Dicembre 2012 ore 2.02 (ora italiana)

Il 18 novembre 2012, nel quinto giorno dell' offensiva militare israeliana "Pillar of Cloud" contro Gaza, il bollettino di guerra riportava 72 persone uccise, incluso 19 i bambini, 670 i feriti, la maggior parte donne e bambini.

Quel giorno l'aviazione militare israeliana ha bombardato un edificio di tre piani in Nasser street, Gaza city,
sterminando una intera famiglia.

Io mi trovavo, come ogni giorno, allo Shifa hospital. Improvvisamente le ambulanze hanno portati i corpi delle piccole vittime del brutale attacco:
Ibrahim Al Dalu, 11 mesi
Jamal Al Dalu, 6 anni
Yousif Al Dalu, 5 anni
Sara Al Dalu, 3 anni

Anche la loro madre è morta: Samah Al Dalu, 22 anni, ed il loro padre, Mohammed Al Dalu, 28 anni.
Morta anche la zia dei bimbi Ranin Al Dalu, 22 anni, e la seconda zia, Yara Al Dalu, 17 anni, il cui corpo è stato ritrovato solo 4 giorni dopo tra le macerie delle'edificio. Morta anche la nonna, Suhila Al Dalu, 50 anni.
Il bombardamento sull'edificio della famiglia Al Dalu ha coinvolto anche un edificio accanto, in cui due persone sono rimaste uccise: Abdallah Mzanar, 20 anni, e Amina Mznar, 80 anni.

Un'intera famiglia sterminata. il bombardamento è avvenuto sull'intero edificio di tre piani, completamente distrutto.

Ecco alcune foto che ho scattato nell'ospedale Shifa alle piccole vittime. Era presente Yasser Saluha, fratello della madre dei bambini.





Lunedì 3 dicembre 2012 ho avuto modo di parlare con il fratello del padre dei bambini, Abdallah Giamal A Dalu (20 anni). Ha raccontato di quella notte. "Ero fuori con mio padre, per poter andare a prendere del cibo, quando ho ricevuto una chiamata in cui mi era stato detto che la mia casa era crollata. Sono rimasto scioccato". Abdallah ed il padre vivevano nello stesso edificio dove viveva il resto della famiglia.
A Gaza le famiglie usano vivere insieme in uno stesso edificio. Abdallah ed il padre sono così gli unici superstiti della famiglia Al Dalu. Tutti gli altri membri della famiglia sono morti sotto le macerie.
"Sono andato a casa, l'ho vista distrutta, non riuscivo a parlare - ha continuato a raccontare Abdallah - piangevo, tutta la mia famiglia era nella casa. Poi sono andato in ospedale ed ho visto i corpi, è stato un disastro".
Gli occhi di Abdallah rivivevano ciò che avevano visto quel pomeriggio.
Tre giorni dopo il bombardamento bulldozers palestinesi hanno scavanto nelle macerie ed hanno ritrovato i corpi del padre dei bimbi, Mohammed Giamal Al Dalu e della zia, Yara Al Dalu.

Ora Abdallah ed suo padre, sono in affitto presso un'altra abitazione. Non hanno letti per domrire né l'arredamento necessario, né hanno vestiti da indossare.

Abdallah ha chiesto a noi internazionali di chiedere alla corte internazionale di "investigare su quello che è successo, sui bambini, le donne uccisi in questo massacro".

Prima di andar via, ho incontrato nell'edificio un altro fratello dei fratelli di Mohammed Giamal Al Dalu, Ahmal Giamal Al Dalu. Ahmal non si trovava a Gaza durante la guerra, ma in Turchia, dove vive con moglie e famiglia. "Vogliamo giustizia - ha detto Ahmal - vogliamo giustizia più dell'aiuto economico, perché i soldi possono arrivare. Quello che è successo non è uno sbaglio, è un crimine. Non è un comportamento umano. Non è il primo crimine, sono 64 anni che si ripetono questi crimini. Viviamo senza acqua, senza elettricità. E' abbastanza". 
Ho trascritto le sue parole nel buio dell'edificio mentre un amico illuminava il mio blocco note con la sola luce del cellulare, e l'ho salutato con la promessa di rimanere in contatto.

Abdallah Giamal Al Dalu, fratello di Mohammed Giamal Al Dalu

Qui le foto dell'abitazione bombardata



L'edificio accanto all'abitazione bombardata, in cui due persone sono morte, Abdallah Mzanar, 20 anni, ed Amina Mznar, 80 anni. L'anziana donna era su una sedia a rotelle e si trovava in cucina al momento del bombardamento. La sua sedia a rotelle è stata ritrovata fra le macerie.






La foto di Abdallah Mzanar, 20 anni, ucciso nell'edificio accanto a quello della famiglia Al Dalu.


Un poster da un edificio accanto chiede "Why were they killed?"


Nostro compito ora è quello di non permettere che si dimentichino questi crimini e di far sì che la famiglia Al Dalu abbia giustizia, portando quanto accaduto nei tribunali internazionali.

Rosa Schiano

Report da Rosa Schiano

Gaza, 3 Dicembre 2012 ore 2.16 (ora italiana)

Poco più di dieci giorni dalla fine della guerra. I continui attacchi dei soldati israeliani lungo il confine ed in mare sono continue violazioni degli accordi sul cessate il fuoco.

Secondo le negoziazioni (ancora in corso) sul cessate il fuoco, ai pescatori di Gaza sarebbe stato concesso di pescare fino a 6 miglia nautiche dalla costa (mentre prima veniva imposto illegalmente un limite di 3 miglia). Questo allentamento delle restrizioni imposte ai pescatori è davvero un passo importante e ne siamo tutti felici. Tuttavia, 6 miglia non sono sufficienti per i pescatori e non apportano nessuno cambiamento positivo alla loro capacità di sussistenza. Inoltre, si tratta in ogni caso di un limite illegale, perché gli accordi di Jericho (sotto Oslo) concedono ai pescatori di Gaza 20 miglia nautiche dalla costa entro cui poter pescare. Questo limite fu progressivamente ridotto da Israele. Così, lo scorso mercoledì, 28 novembre, insieme ad altri due internazionali, ho accompagnato i pescatori di Gaza nel tentativo di superare il nuovo limite di 6 miglia e poter permettere loro di pescare nelle acque a cui hanno diritto secondo Oslo.

Abbiamo raggiunto 8 miglia nautiche dalla costa. Uno dei nostri pescherecci è stato duramente attaccato con armi da fuoco da parte della Marina militare israeliana, mentre ci trovavamo nelle acque di fronte Deir El Balah, la zona centrale della Striscia di Gaza. Il peschereccio attaccato era quello su cui ho accompagnato la maggior parte delle volte i pescatori di Gaza. Eravamo a circa 7,5 miglia dalla costa, il peschereccio era dietro di noi a circa 6 miglia. I soldati hanno iniziato a sparare pesantemente contro il peschereccio. Non posso spiegare il male che ho sentito ad assistere impotente a questa scena,la preoccupazione per i pescatori a bordo ed il dolore per la perdita del peschereccio.
I soldati israeliani questa volta non hanno usato cannonate d'acqua, hanno sparato direttamente con armi da fuoco contro i nostri pescherecci.
Ecco la foto che ho scattato quando una nave della Marina militare israeliana e due gommoni hanno bloccato il peschereccio, erano circa le 10.00 del mattino.


Il peschereccio appartiene a Murad Rajab al-Hessi, ed a bordo vi erano Mohammad Murad al-Hessi (39 anni), Ahmed Murad al-Hessi (32 anni), e Murad Mohammad al-Hessi (18 anni), e Rajab Rashad al-Hessi (36 anni). Navi militari israeliane hanno aperto il fuoco contro il peschereccio, i soldati poi hanno ordinato ai pescatori di saltare in acqua e di nuotare fino ad una nave della marina israeliana. I pescatori sono stati arrestati ed interrogati a bordo. Dopo circa 3 ore, tutti sono stati rilasciati, tranne Mohammad Murad al-Hessi, che è stato trasportato ad Ashdod in Israele ed è stato rilasciato il giorno dopo. Il loro peschereccio è stato confiscato.

Nel frattempo altre navi della Marina militare israeliana attaccavano piccole barche dei pescatori.

Verso le 8:00 del mattino dello stesso giorno, navi della marina militare israeliana avevano aperto il fuoco direttamente su una barca dei pescatori appartenente a Khader Jamal Baker, 20 anni, mentre si trovava a circa 3,5 miglia dalla costa. La barca è stata distrutta ed il pescatore è stato arrestato ed interrogato sulla barca per circa 3 ore per poi essere rilasciato.

Verso le 11:00, navi militari israeliane hanno aperto il fuoco contro un'altra piccola imbarcazione, 3 pescatori erano a bordo. Wafdi Suheil Baker, 24 anni, mentre si trovavano a cira 5 miglia nautiche dalla costa. I soldati hanno sparato al motore della barca ed hanno arrestato i 3 pescatori: Wafdi Suheil Baker, 24 anni, Khaled Suheil Baker, 20 anni, e Mohammad Suheil Baker, 18 anni.

Verso le 12:00, navi della Marina militare israeliana hanno aperto il fuoco contro due piccole imbarcazioni di pescatori appartenenti a Mohammad Najib Baker, 60 anni, e Tal'at Kamel Baker, 22 anni, mentre si trovavano a circa 3 miglia nautiche dalla costa. Le loro barche sono state danneggiate dai proiettili.

Il giorno successivo, giovedì 29 novembre 2012, verso le 10:15 navi militari israeliane hanno fermato una barca di pescatori a largo delle coste di Beit Lahia, mentre si trovavano a circa 5 miglia. A bordo vi erano 6 pescatori, che sono stati arrestati: Fahed Ziad Baker, 38 anni, Ihab Jawad Baker, 36 anni, Mohammad Ziad Baker, 32 anni, Nai'm Fahed Baker, 16 anni, Ziad Faged Baker, 18 anni, e Ali Alaa Baker, 18 anni.

Non si è fermata l'escalation degli attacchi sui pescatori.
Sabato 1 dicembre 2012, la Marina militare israeliana ha attaccato altre 3 barche di pescatori, 14 pescatori sono stati arrestati, di cui il più giovane ha 14 anni, e le barche sono state confiscate.
I pescatori si trovavano nelle acque di Gaza a circa 3 miglia nautiche dalla costa. 
Su una prima barca vi erano Ramez Khamis Baker, 41 anni, con suo fratello Rami, 34 anni, e 3 suoi cugini, Bayan Khamis Baker, 17 anni, Mohammed Khaled Baker, 17 anni e Omar Mohammed Baker, 22 anni.
Una nave della marina militare israeliana aveva ordinato loro di fermarsi, ed i soldati avevano iniziato a sparare. Successivamente hanno ordinato loro di togliersi i vestiti, di tuffarsi in acqua e di raggiungere a nuoto la nave israeliana. I soldati hanno così arrestato i 5 pescatori e li hanno trasportati ad Ashdod, in Israele, dove sono stati interrogati. Sono stati rilasciati verso le 21.00 e le loro barche confiscate.

Successivamente, una nave della marina militare israeliana ha attaccato 2 barche di pescatori appartenenti aSabri Mohammed Baker,52 anni, e Eid Mohsen Baker, 23 anni. I due uomini stavano pescando a circa 2 miglia nautiche dalla costa quando una nave della marina militare israeliana ha aperto il fuoco contro le barche. I soldati israeliani hanno ordinato ai 9 pescatori a bordo delle due barche di fermarsi, li hanno arrestati, li hanno trasportati ad Ashdod e li hanno interrogati. Verso le 21.00, otto pescatori sono stati rilasciati, mentre Emad Mohammed Baker è stato trattenuto. Le due barche sono state confiscate.
Gli altri pescatori che erano a bordo e che sono stati arrestati sono: Ramiz IIzzat Baker, 41 anni, Ramy Izzat Baker, 35 anni, Bayan Khamis Baker, 19 anni, Mohammed Khaled Baker, 18 anni, Omar Mohammed Najeeb Baker, 18 anni, Haitham Talal Baker 28 anni, Ziad Mohanned Baker, 18 anni, Walid Mohsen Baker, 18 anni, Sadam Samir Baker, 22 anni, Abdullah Sabry Baker, 14 anni, Omran Sabry Baker, 18 anni, Imad Mohammed Najeeb Baker, 35 anni.

Continuano le violazioni dei diritti umani contro i pescatori di Gaza.
Gli attacchi proseguono nonostante le autorità israeliane abbiano annunciato di permettere ai pescatori di pescare fino a 6 miglia nautiche dalla costa. Dall'inizio della tregua, 29 pescatori sono stati arrestati e 9 barche confiscate.

Rosa Schiano

Gaza: news da Rosa Schiano

Gaza, 2 Dicembre 2012 ore 00.10 (ora italiana)

"Stamattina, 2 dicembre 2012, abbiamo accompagnato i contadini a Khuza'a, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo gli accordi del cessate il fuoco, i contadini hanno diritto a lavorare entro 300 metri dal reticolato e i soldati israeliani devono smettere di sparare contro i civili lungo i confini con Israele. Nonostante ciò, i soldati israeliani continuano a sparare contro i contadini. Stanno rompendo di continuo il cessate il fuoco. Hanno sparato contro di noi e contro i contadini anche stamattina. In un primo momento, è arrivato un carro armato israeliano, seguito poi da 3 jeep. Una di queste jeep si è avvicinata al reticolato e un soldato israeliano è sceso dal veicolo. Era vicino, di fronte a me, così gli ho potuto parlare. Lui ha detto, in arabo: "Via, via!" e muovendo le braccia ci ha ordinato di abbandonare l'area. Gli ho chiesto il motivo, gli ho detto che volevamo solo lavorare la terra, che eravamo contadini, civili, e che eravamo in territorio palestinese, e che non c'era motivo di sparare. Lui ha risposto di nuovo "Via, via!", quindi ho ripetuto le mie domande e le mie parole, e lui ha risposto di nuovo "Via, via!" e così per tre, quattro volte. La sua risposta era sempre la stessa, impossibile fargli capire che è un nostro diritto stare lì. E' terribile quando le jeep israeliane e i carri armati arrivano sui campi. Domani mattina torneremo sulla stessa terra, perchè i contadini devono seminare i campi con il grano. Pensiamo che domani la situazione sarà peggiore di oggi, quindi per favore chiedete insieme a noi che non ci sparino addosso, che smettano di sparare contro i contadini."

"This morning, 2 December 2012, we accompanied the farmers in Khuza'a, south Gaza strip. According to the Cease-fire agreements, the farmers have the right to work inside the 300 mt from the fence and the Israeli soldiers have to stop shooting against the civilians along the border with Israel. However, the Israeli soldiers keep shooting against the farmers. They are continuosly breaking the Cease-fire. They shot again this morning against us and against the farmers. In a fisrt moment, an Israeli tank came, and then 3 Israeli jeeps. One of these jeeps came near the fence and an Israeli soldier went out of the vehicle. He was near, in front of me, so I could speak with him. He said in arabic "Go, go!", and moving his arms he ordered us to leave the area. I asked him the reason, I told him that we wanted just to work the land, that we are farmers, we are civilians, and we are in Palestinian land, and that there was no reason to shoot. He answered again "Go, go!", then I repeated again my questions and my words, and he answered again "Go, go!", and so for three, four times. His answer was always the same, impossible to let him understand that it's our right to stay there. It's terrible when Israeli jeeps and tanks come to the land. Tomorrow in the morning we will go back in the same land, because the farmers have to seed the field with wheat. We think that tomorrow the situation will be worst than today, so please ask with us to not shoot against us, to stop shooting against the farmers."

Rosa Schiano

Firenze: il Mugnone in piena

Martedì 27 novembre 2012, Firenze resta bloccata dalla pioggia incessante, e dopo poche ore si nota il livello, sia dell'Arno che del Mugnone (suo affluente) crescere sempre di più, fino a livelli preoccupanti. Gli abitanti si avvicinano per osservare il fenomeno. Il rumore del Mugnone (zona le Cure) è fortissimo e trasporta massi di roccia con la sua potenza. La pioggia sembra fermarsi, ma dopo neanche un'ora riprende a battere ancora più forte di prima, alternando momenti di pausa a momenti di ripresa. 








Georgia Donati Clarke

News da Rosa Schiano

Gaza, 27 Novembre 2012 ore 03.11 (ora italiana)

Oggi si è tenuto un evento organizzato dal governo per ricordare i 3 giornalisti uccisi nei bombardamenti. Il primo ministro Ismail Haniyeh ha consegnato dei premi alle famiglie delle 3 vittime e agli altri giornalisti rimasti feriti. Hussam Mohammed Salama, 30 anni, e Mahmoud Ali al-Koumi, 29 anni, cameramen della televisione al-Aqsa, erano in auto segnata dalla scritta "TV" e si stavano dirigendo allo Shifa hospital per filmare l'arrivo delle vittime, quando un aereo militare israeliano ha lanciato un missile direttamente sulla loro auto, uccidendoli. Il terzo giornalista, Mohammed Mousa Abu Eisha, 24 anni, era manager della televisione al-Quds, ucciso da un missile mentre stava camminando con un amico in Deir el Balah. Nel corso dell'operazione militare, molti sono stati gli attacchi contro televisioni, centri media, uffici stampa e stazioni radio per impedire la comunicazione. Questi attacchi mirano ad impedire ai giornalisti di riportare le violazioni di diritti umani commesse dall'esercito israeliano contro i civili di Gaza. Durante l'evento di oggi, il padre di Hussam Salama, ha interrotto il suo discorso a causa del dolore per la perdita del figlio, troppo forte la commozione. Questo è il prezzo per la verità. Mi sento ulteriormente coinvolta perché quella strada dove i due giornalisti sono stati uccisi è la stessa che io percorrevo in auto ogni giorno per spostarmi dalla casa allo Shifa hospital. A volte, per essere più sicuri, abbiamo utilizzato una macchina con la scritta "TV" sopra. Credendo erroneamente che la scritta "TV" ci avesse protetti dai bombardamenti... Nel vostro ricordo, noi continueremo, sempre.

Rosa Schiano

Gaza: report da Rosa Schiano

Gaza, Venerdì 23 Novembre 2012 ore 23.30 (ora locale)

All'inizio del secondo giorno di tregua, i soldati israeliani questa mattina hanno aperto il fuoco ad est di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza, su un centinaio di persone che si erano avvicinati al confine per celebrare la fine della "buffer zone". La buffer zone è un'area di 300 metri che delimita tutto il confine della Striscia di Gaza (a volte è di 500 mt effettivi), imposta illegalmente da Israele, ed in cui ai contadini non è permesso entrare, minacciati dal fuoco dell'esercito israeliano.
Questa mattina, l'esercito israeliano ha rotto la tregua, tra le cui condizioni vi era quella di non sparare.

I soldati hanno ucciso un giovane di 20 anni, Anwar Abed El Hady Qudaih , e ferito altre 14 persone.

Siamo andati subito al funerale e poi a visitare la famiglia. Il dolore e le lacrime della madre che ci ha mostrato la foto del figlio. "Non è possibile, non è possibile", ripeteva. Anwar era andato come altre persone a festeggiare la fine della buffer zone vicino il confine. Secondo gli accordi con cui si è giunti alla tregua infatti non ci dovrebbe esistere più la "buffer zone" (detta più correttamente "No Go Zone", perché imposta unitelarmente da Israele). Ma i soldati hanno sparato, e l'hanno ucciso.

la mamma di Anwar mostra la foto del figlio

Aveva detto ad uno dei suoi familiari "Non chiudere la porta, Anwar deve tornare a casa"
Anwar non è più tornato a casa. 

Ho lasciato la famiglia di Anwar con grande dolore e successivamente ci siamo diretti tutti nella "buffer zone".
Chissà se hanno il coraggio di spararci tutti, pensavo tra me e me. 
Tante famiglie, donne, uomini, bambini, ragazzi, tutti felici di poter finalmente rientrare nella propria terra che gli era stata tolta. "Non mettevo piede qui da anni", mi ha detto un contadino. Foto, sorrisi. Un' entusiasmo commovente. Poi ancora, gli spari dei soldati. Siamo andati via. Intere famiglie, eppure hanno sparato.

Ecco oggi Gaza, tra la disperazione per le perdite dei cari e la gioia e l'entusiasmo di un briciolo di libertà che speriamo non sia solo illusione.

Resta allora ancora da capire in che modo verranno applicate le condizioni per la tregua, o se verranno completamente ignorate.

Anwar era un ragazzo di 20 anni che è stato ucciso mentre sorrideva con altri giovani della sua età gridando "vittoria" e tentado di porre una bandiera sul recinto al confine. Forse Anwar aveva confidato troppo nelle condizioni della tregua. Forse, avvicinandosi ai soldati, aveva creduto avessero un lato di umanità, e che mai l'avrebbero ucciso.

Anwar gridava "vittoria". Un soldato gli ha sparato alla bocca. La sua bocca era piena di sangue.
Che sia questo un gesto per mettere a tacere le nostre grida di libertà?

Riposa in pace Anwar.


famiglie nella "buffer zone", questa mattina



Tregua a Gaza



LE VITTIME PALESTINESI DEL MASSACRO

1- Ahmad Al-Ja'bary, 52 years old.
2-Mohammed Al-hams, 28 years old.
3- Rinan Arafat, 7 years old.
4- Omar Al-Mashharawi, 11 moonths old.
5-Essam Abu-Alma'za, 20 years old.
6-Mohammed Al-qaseer, 20 years old.
7- Heba Al-Mashharawi, six-month pregnant, 19 years old.
8- Mahmoud Abu Sawawin, 65 years old.
9- Habis Hassan Mismih, 29 years old.
10- Wael Haidar Al-Ghalban, 31 years old.
11- Hehsam Mohammed Al-Ghalban, 31 years old.
12- Rani Hammad, 29 years old.
13- Khaled Abi Nasser, 27 year old.
14- Marwan Abu Al-Qumsan, 52 years old.
15- Walid Al-Abalda, 2 years old.
16- Hanin Tafesh, 10 months old.
17- Oday Jammal Nasser, 16 years old.
18- Fares Al-Basyouni, 11 years old.
19- Mohammed Sa'd Allah, 4 years old.
20- Ayman Abu Warda, 22 years old.
21- Tahrir Suliman, 20 years old.
22- Ismael Qandil, 24 years old.
23- younis Kamal Tafesh, 55 years old.
24- Mohammed Talal Suliman, 28 years old.
25- Amjad Mohammed Abu-Jalal, 32 years old.
26- Ziyad Farhan Abu-Jalal, 23 years old.
27- Ayman Mohammed Abu Jalal, 44 years old.
28- Hassan Salem Al-Heemla', 27 years old.
29- Khaled Khalil Al-Shaer, 24 years old.
30- Ayman Rafeeq sleem, 26 years old.
31- Ahmad Abu Musamih, 32 years old.
32- Osama Musa Abdeljawad, 27 years old.
33- Ashraf Hassan Darwish, 22 years old.
34- Ali Abdul HakimAl-Mana'ma, 20 years old
Khan-Younis, and Tal Al-Sultan, southern Gaza, leaving three killed>>
35`- Mukhlis Edwan, 30 years old.
36- Mohammed Al-Loulhy, 24 years old.
37- Ahmad Al-Atrush, 22 years old.
38- Abderrahman Al-Masri, 31 years old.
39- Awad Hamdi Al-Nahhal, 23 years old.
40- Ali Hassan Iseed, 25 years old,
41- Mohammed Sabry Al'weedat, 25 years old.
42- Osama Yousif Al-Qadi, 26 years old.
43- Ahmad Ben Saeed, 42 years old.
44- Hani Bre'm, 31 years old.
45- Samaher Qdeih, 28 years old.
46- Tamer Al-Hamry, 26 years old
47- Gumana Salamah Abu Sufyan, 1 year old.
48- Tamer Salamah Abu Sufyan, 3 years old
49- Muhamed Abu Nuqira
50- Eyad Abu Khusa, 18 months old.
51- Tasneem Zuheir Al-Nahhal, 13 years old.
52- Ahmad Essam Al-Nahhal, 25 years old.
53- Nawal Abdelaal, 52 years old.
54- Mohammed Jamal Al-Dalou, the father.
55- Ranin Mohammed Jamal Al-Dalou, 5 years old.
56- Jamal Mohammed Jamal Al-Dalou, 7 year old.
57- Yousef Mohammed Jamal Al-Dalou, 10 years old.
58- Ibrahim Mohammed Jamal Al-Dalou, 1 year old.
59- Jamal Al-Dalou, the grandfather.
60- Sulafa Al Dalou, 46 years old
61- Samah Al-Dalou, 25 years old
62- Tahani Al-Dalou, 50 years old
63- Ameina Matar Al-Mzanner, 83 years old.
64- Abdallah Mohammed Al-Mzanner, 23 years old.
65- Suheil Hamada, 53 years old.
66-Mo'men Suheil Hamada, 13 years old.
67- Atiyya Mubarak, 55 years old.
68- Hussam Abu Shaweish, 35 years old.
69- Samy Al-Ghfeir, 22 years old
70- Mohammed Bakr Al-Of, 24 years old
71- Ahmad Abu Amra, 42 years old.
72- Nabil Ahmad Abu Amra, 20 years old.
73- Hussein Jalal Nasser, 8 years old.
74- Jalal Nasser
75- Sabha Al-Hashash, 60 years old.
76- Saif Al-Deen Sadeq
77- Ahmad Hussein Al-Agha.
78- Emad Abu Hamda, 30 years old,
79- Mohammed Jindiyya, mentally disabled,
80- Mohammed Iyad Abu Zour, 4 years old.
81- Nisma Abu Zour, 19 years old.
82-Sahar Abu Zour
83- Ahed Al-Qattaty, 38 years old.
84- Al-Abd Mohammed Al-Attar
85- Rama Al-Shandi, 1 year old
86. Ibrahim Suleiman al-Astal, 46 years old.
87. Omar Mahmoud Mohammed al-Astal, 14 years old.
88. Abdullah Harb Abu Khater (21)
89. Mahmoud Saeed Abu Khater (34)
90. Rashid 'Alyan Abu 'Amra (45)
91. Amin Zuhdi Bashir (40)
92. Tamer Rushdi Bashir (30)
93- Hussam Abdeljawad
94- Ramadan Ahmad Mahmoud, 20 years old
95- Mohammed Riyad Shamallakh, 23 years old
96- A'ed Radi
97- Ameer Al-Malahi
98- Ramez Harb
99- Salem Sweilem
100- Muhammed Ziyad Tbeil,
101- Arkan Abu Kmeil
102- Ibrahim Al-Hawajri
103- Khalil Shhada
104- Osama Shhada
105- Suhaib Hejazi 2 years old
106- Mohammed hejazi 4 years old
107- Fuad Hejazi (father of the two children above).
108- Rafah as Ahmad Tawfiq al-Nasasra, 17 years old
109- Muhammad al Nasasra, and 15-year-old
110 - Mohammad Rezeq al-Zahar
111 - Yahnya Marouf.
112 - Yahya Mohammed Awad, 15 years-old.
113 - Bilal al-Barawi, 20 years-old.
114 - Khalid Daghmash.
115 - Abdul-Rahman Hamad
116 - Muhammad Badr.
117 - Ahmad Al Dada.
118 - Ahmad Doghmosh
119 - Sobhi Doghmosh
120 - Salah Doghmosh
121 -
122 -
123 -
124 - Ameen Al-Dod, 22 years old
125 -
126 -
127 - Ayman Rafiq Abu Rashid
128 - Saber Bulbul
129 - Hasan Yousuf
130 - Hasan Yousif al-Ustath, 23 years-old
131 - Mahmoud Komi
132 - Hossam Salame
133 - Mohamed Abu 'Aishe
134 - Salim Ayish Abu Sitta
135 - Mohammed Abu Sitta
136 - Abed Abu Mour, 24 years-old
137 - Khalid Abu Mour, 19 years-old
138 - Mas'ab Daghmash, 22 years-old
139 - Mahmoud Al'A'rja, 16 years-old
140 - Ahmad al Hems ben Hamad, 16 years-old
141 - Abdullah Asaliyeh
142 - Ahmad Abu 'Alaian, 15 years-old
143 - Faris Sabtiye, 23 years-old
144 - Ibrahim Abu Nasr, 60 years-old
145 - Ameera Abu Nars, 16 years-old.
146 - Mohammad Adnan Al Ashqar, 22 years old
147 - Mohammad al-Shqar, 22 years old
148 - Mahmoud Abu Khusa, 13 years-old
149 - Talal Al-Asalai
150 - Aiman Al Asalai
151 - Hadeel Al Asalai
152 - Mubarak al-Ghoula
153 - Abdul Rahman Naem, 6 years-old
154 - Ilham Nabahim, 4 years old.
155 - Ibrahim Muheisi
156 - Rami Ubeid
157 - Mahmoud Abu Uteiwi
158 - Muhammad Bakr, 27 years-old
159 - Muhammad Abu Uteiwi
160 - Ahmad Abu Kamil
161 - Nidal Hassan
162 - Muhammad Abu Ubeid.
163 -

Report di Rosa Schiano da Gaza

Gaza, 20 Novembre 2012 ore Gaza ore 1.00 (ora locale)

Sesto giorno di guerra - 19 novembre 2012, report dallo Shifa hospital
Pubblicato da Rosa Schiano

Ieri pomeriggio mi sono recata come ogni giorno allo Shifa hospital per registrare i feriti e le vittime degli attacchi israeliani.

Il dottor Sami ci ha confermato che molti persone hanno riportato feriti da esplosioni.
Verso le 11 del mattino di ieri apaches israeliani hanno nuovamente bombardato con due missili l'edificio Shourouq in Gaza city, dove si trovano uffici di agenzie stampa e lavoravano tanti giornalisti. Una persona è rimasta uccisa, Ramiz Harb, 36 anni, originario di Shijaia, Gaza city, e tre persone sono rimaste ferite.
Il dottor Sami ha confermato che la maggior parte dei feriti in questi attacchi israeliani sono donne e bambini, così come la famiglia Al Dalu, sterminata l'altro ieri in un bombardamento in Nasser street.
"Si sta verificando una situazione simile a quella del 2008-2009 - facendo riferimento a Piombo Fuso - quando in oespdale arrivavano padrei, madri, bambini, intere famiglie di feriti" , continua il dottor Sami, concde affermando che c'è una chiara escalation da ieri.

Nelle prime ore del mattino di ieri infatti l'aviazione militare israeliana ha bombardato il quartiere di Zaytoun in Gaza city, colpendo tre abitazioni. Tre le famiglie colpite,tra cui la famiglia Abu Zor, 4 persone uccise, tra cui un bambino di 4 anni, ed almeno una decina i feriti.
Le vittime sono:
Iyad Abu Zor, 4 anni
Nesma Abu Zor, 19 anni
Sanar Abu Zor
A'ahed Al Qatati, 38 anni

Tre bambini della famiglia Abu Zor sono attualmente in Terapia Intensiva nello Shifa hospital:
Foad Abu Zor, 6 anni
Mohammed Abu Zor, 9 anni
Hanady Abu Zor, 10 anni

Eccoli nel reparto di Tarapia Intensiva. Tutti sono in condizioni estremamente critiche. Hanno subito traumi soprattutto alla testa.

Foad Abu Zor, 4 anni. 
Trauma cranico, fratture multiple, emorragia cerebrale.

Mohammed Abo Zor, 9 anni
Trauma cranico, fratture multiple, emorragia cerebrale. Sottoposto a ventilazione meccanica.

Hanady Abu Zor, 10 anni
Ferita alla milza, che è stata rimossa. Fratture multiple al volto. Emorragie cerebrali. Ferita sull'occhio. Forte ematoma sull'addome. E'il caso più grave in terapia intensiva

Verso le 16.30 arriva in ospedale un ragazo ferito durante il bombardamento su Sheik Adwan, a nord di Gaza, il suo nome è Ala Al Ashi, 16 anni.

Ala Al Ashi, 16 anni

Ala Al Ashi, 16 anni


Verso le 17.00 arriva in ospedale un altro bambino ferito in un attacco israeliano su Nasser street, in Gaza city. Yasser Al Ejla, 11 anni.

Yasser Al Ejla, 11 anni

Altri feriti arrivano in ospedale: Jamal Mushta, 16 anni; Abed Abu Al Byed, 22 anni, vigile del fuoco, rimasto ferito in un attacco israeliano nell'area di Rimal, Gaza city. "E'andato sul posto per cercare di aiutare le persone, ed è rimasto ferito", mi hanno detto mi dottori.


Successivamente arriva un bimbo ferito alla testa. Moataz Al Rifi, 6 mesi.

Moataz Al Rifi, 6 mesi

Ore 18.30, circa 100 feriti arrivati allo Shifa hospital in 24 ore.

Arrivano ancora bambini feriti.
Nihad Jihad Masri, 9 anni

Nihad Jihad Masri, 9 anni

e Abdallah Mohammed Ashour, 7 anni, ferito in un attacco israeliano sul campo rifugiati di Shati.

Abdallah Mohammed Ashour, 7 anni


Successivamente, arriva in ospedale un ragazzo ferito in un bombardamento sul quartiere Tuffah di Gaza city.

Anche una donna ferita è giunta in ospedale, in stato di alto stress, Samah Hlewa, 17 anni, ed una bambina di 12 anni, Ranin Al Skafy. Samah è incinta di 8 mesi.


Sempre in serata, è arrivato in ospedale un uomo appartenente alla famiglia Abu Zor, colpita nella mattinata nel quartiere di Zaytoun
Il suo viso tremava, il suo corpo tremava, era in stato shock. Aveva perso la moglie in giornata nel bombardamento su Zaytoun.


Sadi Abu Zor

Gli attacchi si sono susseguiti, altri feriti sono giunti in ospedale.
Saad El Baradu, 21 anni, rimasto ferito in Al Samir square, al centro di Gaa city.

Abbiamo appreso anche di un nuovo bombardamento sul campo rifugiati di Jabalia, in cui una abitazione è stata colpita, ed 8 persone sono rimaste ferite, appartenenti alla famiglia Salha.

Verso le 20.20 un ragazzo ferito in un bombardamento su Jabalia è stato trasportato in ospedale MustafaHagiasi, 17 anni, era stato trasportato al Kamal Odwan hospital in Beit Lahia, per poi essere trasferito allo Shifa hospital. Un dottore mi ha spiegato che Mustafa è stato colpito da pietre che si sono scaraventate sul suo corpo a seguito dell'esplosione. Ha subito trauma cranico ed ora resterà allo Shifa hospital per gli accertamenti sulle sue condizioni. suo padre Foad invece è rimasto ucciso.

Colgo l'occasione di parlare con un dottore anche del bombardamento che ha colpito in "Saraya" la notte precendente. Una bambina, Dana Shandi, è morta a seguito di questo bombardamento. "Non è morta perché ferita, non avea segni sul suo corpo", mi ha detto un dottore, "è morta per spavento, per l'enorme esplosione. Spesso i bambini muoiono solo per attacchi di cuore", perché spaventati.

Successivamente apprendiamo di un attacco aereo su Rafah, A sud della Striscia di Gaza, in cui sono stati riportati 3 feriti appartenenti alla famiglia Ramzy Al Raiy.

Un'altra famiglia sterminata.
Un attacco sul campo rifugiati di Jabalia ha colpito l'abitazione della famiglia Hajiazi.
Due bambini insieme al padre sono morti. La madre è attualmente ricoverata in Terapia Intesiva allo Shifa hospital.
I due bambini deceduti sono:
Sohaib Foad Hajazi, 2 anni
Mohammed Hajazi, 4 anni

Verso le 21.40, a seguito di un bombardamento su Sheik Rudwan, in Nafaq street, una donna è arrivata in ospedale traumatizzata. Wafa Ghazably, 28 anni.

Wafa Ghazably, 28 anni

Verso le 22.00 è avvenuto un nuovo attacco a nord ovest di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Un'abitazione della famiglia Al Natrata è stata coinvolta nell'attacco, due bambini, di un 1 anno e mezzo ed 11 anni, sono rimasti feriti una donna anziana ed un ragazzo ed un'altra decina di persone.
Successivamente si sono susseguiti diversi attacchi aerei da nord a sud. 

Un attacco in Gaza city nel quartiere di Tal Al Awa ha coinvolto l'abitazione della famiglia Al Hallaq, verso le 22.20.
Un amico palestinese con me in ospedale stava cercando di trascrivere un riassunto delle vittime e dei feriti della giornata con l'aiuto della radio, ma non era possibile in quanto gli attacchi avevvenivano minto dopo minuto e di conseguenza il numero dei feriti.

Nel reparto di Terapia Intensiva c'erano anche altre persone rimaste ferite negli ultimi attacchi israeliani, tra cui una bambina di 4 anni, Nesma Qalaja, ferita nel bombardamento che ha colpito il palazzo dei media "Shourouq building", in Gaza city.

Nesma Qalaja, 4 anni.
Trauma cranico, emorragie cerebrali

In Terapia Intensiva vi erano anche altre tre persone, tra cui una donna appartente alla famiglia Hajazi, colpita nel bombardamento in Jabalia. Anna Hajazi, 50 anni, amdre dei sue piccoli deceduti.

Anna Hajazi, 50 anni

Verso mezzanotte un apache israeliano ha colpito l'abitazione della famiglia Nasarsa in Rafah. 
Due fratelli sono morti e 10 persone rimaste ferite: Mohammed Al-Nasasra, 20 anni e Ahmad Al-Nasasraa 18 anni .

Verso le 3.20 del mattino un attacco israeliano ha colpito un'abitazione di 3 piani in Zaytoun, dove viveva la famiglia Al Khor.
Cinque bambini sono rimasti feriti, una persona appartente alla famiglia Al Tawil, ed un'altra donna ferita è stata trasportata allo Shifa hospital con fratture, totale 7 persone ferite. 

Un attacco ha colpito anche la sede centrale della National Islamic Bank in Gaza city.

Durante la notte si sono susseguiti anche i bombardamenti da parte della MArina militare israeliana a cui soono aggiunti attacchi da parte dei carro armati a sud della Striscia di Gaza, nell'area di Khan Younis, e a nord della Striscia di Gaza, nell'area di Beit Hanoun.
 
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